Tipologia
Libro, Per bambine/i
Una mattina di scuola come tante altre. La classe riunita sul tappeto. Quando una bambina entra piangendo la maestra non lascia cadere la cosa, e la trasforma in un’occasione per parlare un po’.
In questo caso dei papà.
Segue una carrellata di bambini e di papà: c’è chi ha il papà in ospedale, chi ne ha due, chi ne ha solo uno, ci sono papà nell’esercito che vedono raramente i figli e papà casalinghi che li vedono sempre, chi si è rifatto una famiglia e perciò le vacanze sono il momento per stare insieme, papà sulla sedia a rotelle, ciechi e sordi, papà adottivi e zii come padri putativi.
In chiusura: ‘tutti i papà e tutte le famiglie sono differenti tra loro. Ed è giusto che sia così’.
Una storia semplice, reale con illustrazioni chiare.
I bambini che leggono questa storia non possono fare altro che rispecchiarsi, ritrovarsi e soprattutto constatare che esistono molti modi di essere “papà”, oppure figli. Un storia di vite reali, vissute, presenti. Possibili.
Sicuramente pregio al libro lo dà la storia dell’autrice, Gill Pittar, la quale dopo alcune peripezie apre ad Auckland un negozio di prodotti artigianali. Inventa e confeziona con le proprie mani le bambole MIlly e Molly (una bianca e una nera) spinta dal desiderio di promuovere l’accettazione della diversità.
Alla vendita delle bambole abbina storie che racconta ai bambini avventori del negozio.
Da qui l’idea di scriverle e di inventarne sempre di nuove. Gill, adesso nonna, non ha ancora smesso.
Ad oggi, in Italia, sono state pubblicate 20 storie con Milly e Molly. In ognuna viene affrontato un grande tema che aiuta a far crescere in modo responsabile e nel rispetto degli altri.
Con sorpresa ho scoperto che molti colleghi bibliotecari consigliano questo libro e gli altri della collana alle insegnanti della scuola primaria.
Forse siamo noi a farci sempre qualche scrupolo di troppo?
di Alessandra Quaglia (da Lista Lesbica)
Età di lettura: 3-7 anni