Tipologia
Libro, Psicologia
Siamo sicuri che celebrare la festa della mamma e del papà in un nido d’infanzia sia una scelta azzeccata? E che sia educativo trattare l’omosessualità fra i banchi di scuola come un argomento tabù? Forse no, perché di bambini che crescono con madri lesbiche e padri gay ce ne sono sempre di più. In Italia i minori sono circa centomila, una stima che fotografa un fenomeno in crescita, quello delle famiglie omogenitoriali, che a sua volta s’inserisce nella più generale trasformazione della famiglia contemporanea. I dubbi dell’opinione pubblica sono molti, anche se le più importanti ricerche, realizzate per lo più negli Stati Uniti e nei paesi del Nord Europa, li smentiscono. Sottolineando che l’ambiente famigliare in cui cresceranno quei bambini, poi adolescenti e un giorno adulti, non li porterà per forza a sviluppare identità omosessuali, a soffrire di depressione, a vivere da esclusi o da emarginati. E su questo il mondo della scuola, a partire dal nido, ha una grande responsabilità: quella di imparare ad accogliere e a spiegare senza giudicare. I pregiudizi da abbattere sono molti, e la pedagogia ha davanti a sé una sfida enorme, ma ha anche i mezzi per vincerla.