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Audizione della presidente Alessia Crocini presso la commissione Giustizia del Senato in merito al DDL Varchi

By 21 Maggio 2024Ottobre 13th, 2024No Comments
La presidente di Famiglie Arcobaleno, il 21 maggio 2023, è stata audita presso la commissione Giustizia del Senato in merito al DDL Varchi che vuole criminalizzare la GPA anche se compiuta all’estero dove è legale e regolamentata.
Alessia Crocini, durante l’audizione, ha sottolineato quanto in questi anni la narrazione sulla GPA si sia intossicata e acuita a partire dal 2015 durante la discussione per la legge sulle unioni civili.
Quello che questa legge e chi la vuole approvare continua però a ignorare sono i figli e le figlie nat* grazie a questi percorsi e così lo abbiamo fatto noi durante il brevissimo tempo a nostra disposizione:
“Non solo la narrazione che riguarda i percorsi di GPA è infarcita di luoghi comuni, invenzioni, e propaganda che potremmo tranquillamente definire omofoba ma non tiene mai minimamente conto del fatto che bambin* e ragazz* nat* grazie a quei percorsi vivono già a migliaia nel nostro paese. Vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, praticano sport, frequentano corsi, parchi, oratori e parrocchie. Sono essere umani in carne, ossa, occhi e orecchie. Hanno occhi per vedere le affissioni dei cosiddetti “provita” che li rappresentano nudi, seduti in un carrello della spesa con un codice a barre stampato sul petto, o fatti a pezzi e rinchiusi in un barattolo di vetro. Hanno orecchie per ascoltare il dibattito che dal 2015 li definisce: merce, oggetti di compravendita, corpi del reato, prodotti di un capriccio egoista dei loro genitori. Ma sapete davvero chi sono i bambini e i ragazzi le cui stesse vite questa legge vuole criminalizzare? Li avete mai incontrati? Avreste il coraggio di parlarci? Di prendere in braccio i più piccoli e scambiare due parole con i più grandi? Potrei continuare per ore a parlarvi di loro, di loro che se sarà approvata questa legge saranno stigmatizzati dal paese di cui vorrebbero essere solo orgogliosi cittadini e cittadine.
Un paese che scriverà in una legge che non sono bambini o ragazze come tutti gli altri con sogni, desideri, passioni, caratteristiche, talenti e che un giorno saranno medici, chef, avvocate, attori, impiegati o astronaute ma solo e sempre frutti di un reato, addirittura universale.”