Famiglie Arcobaleno aderisce all’iniziativa di Genderlens contro l’ispezione al Careggi e per i diritti delle giovani persone trans*.
Il Senatore Gasparri, in data 18/12/23, ha presentato un’interrogazione parlamentare in cui sostiene di aver “sentito dire” che nell’Azienda Ospedaliero Universitaria del Careggi di Firenze, il dipartimento che si occupa di “Incongruenza di genere in età adulta e in età evolutiva” (cit.), le bambine e i bambini non ricevono il dovuto supporto psichiatrico quando intraprendono il percorso con bloccanti della pubertà. In seguito a questo, il ministero della Sanità ha inviato ispettori per accertamenti sull’operato delle persone professioniste che vi lavorano.
Come genitori di GenderLens […] denunciamo questa violenta crociata ideologica, sostenuta da illazioni senza alcun fondamento scientifico. In particolare, denunciamo l’inquisitorio intervento del governo a fronte di false argomentazioni che mettono in grave pericolo le vite delle nostre figlie e figli ed espongono noi genitori a feroci attacchi sociali.
I benefici dei sospensori della pubertà – che non vengono certo erogati né tantomeno somministrati come fossero caramelle ma solo nei casi che li necessitano – sono ampiamente dimostrati dall’esperienza clinica, da una corposa letteratura scientifica e valutati dagli organismi preposti all’estero ma anche in Italia da AIFA e Comitato di Bioetica (delibera AIFA n.21756/2019).
[…] Proteggere l’infanzia e l’adolescenza trans* significa per un governo davvero responsabile attivare politiche pubbliche che riconoscano i loro diritti, ne preservino il benessere e la salute; non certamente mettere pericolosamente a repentaglio le loro vite, lasciando sole noi famiglie che ogni giorno affrontiamo fatiche ed ostacoli continui dovuti al mancato riconoscimento istituzionale e sociale delle nostre creature. Inquisire con queste gravi modalità il centro del Careggi, significa attaccare i percorsi di affermazione di genere e quindi non solo discriminare queste giovani persone e le loro famiglie, ma cancellare, negandone l’esistenza, le loro istanze e i diritti per una piena cittadinanza.”
Facciamo sentire le nostre voci!